giovedì 29 aprile 2010

I TRE SAGGI (favola)

... e la terra ai fiori

C’era una volta, ma tanto tempo fa, che oggi non ci si ricorda nemmeno quasi più…
C’era una volta lontano in una lontana terra sperduta uno studioso che, dopo aver studiato tanto, non sapeva però come fa a reggersi l’universo.

E voi lo sapete, bambini?
Per questa ignoranza costui era talmente scontento che gli pareva di aver perso tutto il suo tempo a studiare invano senz’essere riuscito a concludere qualche cosa. Ma perché non si rassegnava a questo smacco andava in giro ancora ad indagare, domandando a tutti quelli che incontrava “Come si regge l’universo?”.
Lo chiese al sole ed esso disse “Prova a chiederlo al cielo”. Perché il sole non lo sapeva. Ma il cielo rispose “Prova a chiederlo alle nubi”. E le nubi all’acqua, e l’acqua alla terra, e la terra ai fiori, e i fiori al sole. Ma nessuno lo sapeva. Finalmente una vecchina che era lì per caso e aveva sentito tutto disse: “Se ti metti in cammino e cerchi i tre saggi, potrai aver da loro la risposta che domandi”.
Quegli ascoltò subito il suo consiglio, e spese tutte le sue ricchezze per cercarli, tutte le sue forze per raggiungerli, tutto il suo ingegno per trovarli e finalmente arrivò da loro.
E il primo gli rispose “La legge che regge l’universo è il servizio, perché ogni cosa è in servizio l’una all’altra.
Ma se vuoi saperne di più chiedilo al secondo saggio”.
E il secondo gli disse “ La forza dell’universo è l’amore, perché un servizio senza amore è una schiavitù”.
Ma se vuoi saperne di più chiedilo al terzo saggio”.
E il terzo disse “L’universo si regge sul sacrificio, perché senza di esso non c’è né dono, né amore, né servizio”.
Quando quell’uomo li lasciò aveva il cuore in festa e, come senza motivo, si ricordò del volto della mamma e pianse di gioia.

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