sabato 19 febbraio 2011

C'ERA UNA VOLTA



UN PO’ DI CONVENIENZA
Una volta il diavolo voleva convincere un pover’uomo che si ottiene di più ad usare la falsità che non ad essere fedeli alla realtà.
Questi, che non era del tutto convinto, chiese allora consiglio al suo angelo che lo accompagnava sempre e, quello gli rispose: “Sarà forse anche vero, ma solamente per ottenere quello che può dare l’egoismo. Non di certo per diventare capaci di produrre il bene e generare la pace!”.
Il diavolo invece che non voleva rinunciare alla sua teoria, continuava a dirgli che è sempre meglio essere egoisti piuttosto che andare d’accordo con la gente e, che comunque poi, con un po’ di falsità, si arriva ancora a fare una bella figura come se si fosse stati più che altruisti.
Ma, perché quell’uomo non era del tutto convinto, stava tra lui e il suo angelo indeciso, tanto che lo potreste trovare fermo ancora là a perdere tempo, senza essere ancora riuscito a concludere mai qualcosa.

sabato 22 gennaio 2011

MASSIME


Per un bambino niente è inarrivabile, 
perché tutto è amabile.

LE CHIESE DELLA DOMENICA 23 01 11

III DOMENICA  dell’anno lit. A
Gli inizi della missione pubblica di Gesù


Il vangelo non è una informazione, ma è l'inizio, sempre attuale, di una nuova epoca storica, sociale e personale. 
St. Vito - Egling De


Dopo l'arresto di Giovanni Battista, Gesù lascia Nazaret per difendere la propria sicurezza personale, ritirandosi  a Cafarno. Inizia così la sua missione pubblica. A questo fine chiama i primi discepoli e comincia a visitare i vari paesi della Galilea annunciando la buona novella e sanando infermi e ammalati.
Mt. 4, 13-23





lunedì 10 gennaio 2011

C’era una volta

IL COMIZIO DEGLI ANIMALI
Una volta gli animali si radunarono in un gran comizio. Vennero da tutte le parti della terra: il rinoceronte dall’Africa, l’elefante dall’India, il canguro dall’Australia, l’orso dall’America, il topolino da dietro casa.
Poi vennero lo stambecco,  il gatto, le scimmie, i piccioni, lo struzzo,  il cavallo, le galline e tanti altri animali che a nominarli tutti ci vorrebbe un libro intero.
E quella volta stavano insieme senza litigare e senza sbranarsi a vicenda, come invece avrebbero fatto sicuramente, se non si fossero trovati, in comune accordo, a protestare contro un privilegio assurdo e non più tollerabile: quello che l’uomo era riuscito a raggiungere, arrogandosi il diritto di essere superiore e diverso da tutti loro. Per cambiare le cose e rinnovare i rapporti su una base più equa, deliberarono ed elessero una commissione di studio.
Questa, dopo aver studiato, arrivò alla conclusione che sarebbe bastato togliere il cuore all’uomo per farlo diventare anche lui un animale. Dopo questo primo passo importante della loro scienza, dissero che per riuscire a tanto sarebbe bastato risvegliare nell’uomo, al posto dell’amore, il suo interesse. E nel cercare i campi da proporre alla sua attenzione, si accorsero che non valeva la pena di far tanta fatica, perché molte volte l’uomo, senza sforzo e con estrema naturalezza, bada solo a sé stesso e si preoccupa unicamente di sé.
E qui arrivarono finalmente al nocciolo della questione: un uomo egoista era semplicemente senza cuore!
E così, anche solo con un poco di egoismo, riuscirono a far diventare qualche uomo un animaluccio e, non solo lui, ma per mezzo suo anche quelli che gli stavano vicino.
Ecco, perché da allora con alcuni dei nostri simili non si riesce più a parlare e non si riesce nemmeno ad andar d’accordo;...
infatti, essendo diventati un poco animalucci, parlano una lingua che nessuno capisce, diversa da quella che usano tutti gli altri uomini.

martedì 14 dicembre 2010

BUON NATALE!

La storia di una cartolina
Ho scritto tante cartoline di auguri per natale, forse troppe, 
ma ne mancava una che fosse unica tra tutte. è ora di rimediare con quella di oggi. 
Non è del tutto nuova ma ne completa una precedente che, se rimane monca, rischia di non dir niente: in pratica, basta aggiungere una conclusione che sembra necessaria.

Erode manda i soldati per uccidere perché ha paura di perdere il suo regno
il Re dei cieli manda suo figlio per portare la pace...
e, ora la conclusione:
quel che per noi importa è sapere se siamo i soldati o i pastori del presepio.
Se, poi, non è abbastanza chiara si può aggiungere ancora una spiegazione.
Tutti gli uomini sono degli ‹incaricati›, a meno che pensino di essere solamente dei ‹salariati›, ciascuno deve decidere se lavorare per chi porta morte, oppure vita;
se. ancora, qualcuno non sa ancora cosa decidere, basta che guardi cosa porta in mano se la spada del soldato o il bastone del pastore, in altre parole, se egli lavora per fare danni, oppure per seminare il bene.

mercoledì 8 dicembre 2010

Un disegno simpatico


Il burbero benevolo

Il burbero benevolo è sempre simpatico
viene insieme alla gioia come una coppa di vino
(Disegno di un’antico boccale di  terracotta).

Massime



Così o cosà


Nessuno vive così o cosà
senza motivo né qualità.